Una scelta consapevole, uno stile di vita sostenibile incentrato sui principi della Permacultura, l’utilizzo di energie rinnovabili, la bioedilizia e l’agricoltura naturale.
In Sicilia, sul versante orientale del Parco dell’Etna, esiste un luogo che mostra quanto sia possibile vivere in maniera sostenibile, rispettare la natura e contribuire concretamente alla lotta ai cambiamenti climatici. Molto prima che i giovani di “Friday for Future” si svegliassero dando una scossa al sistema immobile che ci circonda, l’agronomo Toti Domina e l’antropologa Tiziana Cicero decisero di acquistare un terreno per costruire la loro casa nel modo più ecologico possibile, integrando e ottimizzando l’uso di materiali naturali con le tecniche adatte a ridurre l’impatto energetico.
“Casa di Paglia Felcerossa” è un’azienda agricola familiare che da anni lavora alla costruzione di un ambiente sostenibile. Materiali naturali hanno dato forma e sostegno alla casa, regalando un esempio concreto che ci consente di vedere da vicino l’impegno di chi rispetta il pianeta e costruisce un futuro verde per le generazioni future.
«Questo progetto nasce come desiderio di mettere in pratica dei principi in cui noi crediamo, vogliamo vivere in maniera sostenibile nel rispetto dell’ambiente che ci circonda e garantire un futuro migliore alle nuove generazioni- con questa parole Tiziana Cicero ci accoglie all’interno di questo edificio ingentilito da linee morbide, realizzate con materiali naturali come legno, argilla, calce e canne .
Quando abbiamo cominciato questa avventura ci siamo impegnati a realizzare una casa che respirasse, da qui, nasce l’idea della casa di paglia -continua Tiziana- in bioedilizia la casa viene considerata la “terza pelle” e la pelle deve respirare per far si che vengano eliminate tutte le tossine. Una casa che respira è una casa che consente grazie alla paglia di assorbire l’umidità in eccesso o viceversa».
Tiziana e Toti realizzano progetti culturali con laboratori permanenti.
La casa di Paglia Felcerossa è diventata negli anni un luogo di incontro per gli amanti della natura e per chi vuole vivere sostenibile seguendo i principi della permacultura, il sistema di progettazione organizzato in modo da rispondere ai bisogni dell’uomo in equilibrio con la natura.
«La permacultura è stata una finestra sul mondo -afferma Tiziana Cicero e continua-ci ha messo in contatto con tante altre persone che come noi stanno cercando di creare sistemi naturali e armoniosi nella progettazione, per inserirci nei processi della vita in maniera non distruttiva, ma armonica. La permacultura offre principi e linee guida di buonsenso che noi abbiamo adottato anche nella gestione della famiglia e nel vivere quotidiano».
Felcerossa continua a progettare una food forest (foresta commestibile), un impianto di fitodepurazione, e altre piccole soluzioni che mirano alla creazione di un ecosistema naturale.
La pandemia ha messo a dura prova il mondo intero, ma secondo Tiziana ci ha anche spinto a trovare una soluzione: «Da questa pandemia possono nascere tante analisi, si può riflettere per capire come agire. Bisogna guardare nel lungo periodo ed evitare di farci trovare ancora impreparati a partire dalla catena alimentare. L’uomo si nutre per il 60% di grano, al mondo le varietà di cibo stanno man mano scomparendo, bisogna recuperare questa varietà e consumare il cibo in maniera più consapevole».
A casa di Toti e Tiziana si vive giornalmente con una consapevolezza diversa, ma dietro a questi gesti non c’è nessuna voglia di diventare un modello da imitare.
«Non vogliamo essere da modello, ma non possiamo fare diversamente, è il nostro modo di vivere- ci confessa Tiziana e continua- quando siamo arrivati qui non cercavamo solamente una casa in campagna, ma volevamo sperimentare in prima persona uno stile di vita che fosse in linea con le nostre idee. Poi è arrivato tutto il resto e abbiamo ampliato il criterio dell’autoproduzione come il sapone, i detersivi, gli innesti e le potature. Questo è il nostro mondo».